> pubbliCITTÀ_WIP [febbraio 2024]
Serendippo quest’anno non esporrà nessuna opera nei luoghi, ormai da anni, destinati al percorso di arte diffusa <pubbliCITTÀ>.
La decisione è il frutto di una riflessione sull’arte, sullo spazio pubblico e, soprattutto, sul ruolo delle immagini che si espongono. In un momento storico in cui il lavoro culturale, artistico e creativo subisce più di ogni altro il precariato, la mancanza di politiche di sostegno al lavoro e alla produzione, fare una mostra il cui costo è più alto di quanto un giovane artista potrebbe guadagnare in mesi di lavoro fa perdere di senso la mostra stessa e qualsiasi messaggio mediato dalle immagini “imposte” allo sguardo del pubblico.
Non esporre è il nostro modo di rifiutare l’arte intesa solo come business, comunicazione e marketing. Non esporre vuole dire cercare di porre l’attenzione sul lavoro culturale più che sul mercato.
> pubbliCITTÀ ZOOM [1-28 febbraio 2023]
<pubbliCITTÀ> 2023 alla sua quinta edizione è ZOOM.
ZOOM inquadra il lavoro di una sola artista – Maria Paola Landini – il cui sguardo attraversa lo spazio lasciandosi permeare da ritmi, tempi, colori, persone, istanti e memorie che fugacemente gli si impongono.
Oltre al tema dell’attraversare inteso come “camminare la vita”, quest’anno il focus è sul femminile. Femminile ripreso nel quotidiano, nel lavoro, negli attimi di pausa. ZOOM “mette fuori” semplici derive personali, flaneries istintive e scatti che dal 1980 ad oggi inquadrano la vita delle persone.
Lungo le linee degli autobus, in stazione, in Piazza Maggiore, in autostazione e in via IV Novembre, si affacceranno ai passanti e ai cittadini fotografie che, grazie allo sguardo, all’emozione, alla reazione di chi le incontra, diventano attimi di vita.
Le mostre sono 4:
1> Maria Paola Landini – donna. così com’è – pensiline Tper piazza delle Medaglie d’Oro
2> Maria Paola Landini – attraverso – pensiline Tper via Indipendenza - spazi Tper via IV Novembre - via Rizzoli - via don Minzoni.
3> Serendippo - di chi è questo spazio?
4> Lou Nugues+Francesco Cossu – mira d'oro (miradors) – pensiline Tper
1. <DONNA. COSÌ COM’È> racconta per immagini il ‘femminile’, mostra che non esiste alcuna possibilità di una storia della donna fondata sul maschile, perché nel quotidiano è già chiara la rimozione dell’aggressività maschile e l’affermazione del ‘carattere’ femminile, riconosciuto nella sua differenza. È chiara la crescita femminile autenticamente sessuata, spontanea, generata non da un puro e semplice spirito di rivalsa accordato sulle note di una falsa emancipazione, ma raggiunta tramite la peregrinazione all’interno di sé, la curiosità profonda del mondo attorno, la predisposizione all’incontro con il maschile e la determinazione a essere altro.
2. <ATTRAVERSO> raccoglie scatti di piedi che camminano, di passi che lasciano fugaci tracce del loro passaggio.
La scelta curatoriale di seguire il progetto fotografico <ATTRAVERSO> e di proporlo per il quarto anno di nuovo sulle pensiline Tper dipende dal fatto che rappresenta pienamente il senso di pubbliCITTÀ: attraversare, con l’arte, luoghi pubblici e privati lasciando traccia di un altrove personale che può essere pubblico e politico solo se condiviso.
3. <DI CHI È QUESTO SPAZIO?>
Arte come resistenza alla categoria sociale e alla cartografia urbana di un centro “esclusivo”.
Arte come resistenza alla visione elitaria delle “nuove” periferie e come opposizione al congelamento degli abitanti in quadri fissati alle pareti di una scatola vuota.
Arte come resistenza a un decoro anonimo e pretenzioso.
L’arte sperimenta la sua contemporaneità soltanto se immagina e incarna una società vera.
L’arte agisce nel contemporaneo quando disegna dialoghi tra abitanti e abitato, tra le persone e l’ambiente.
Il senso del processo artistico si esprime nella volontà di superare barriere, conformismi, pregiudizi: la partecipazione collettiva di tutte quelle realtà che combattono l’idea di arte come business, comunicazione e marketing è dunque fondamentale.
Portare avanti una visione libertaria del mondo, significa con-vivere con tutte le possibilità che i luoghi e i suoi differenti abitanti offrono: la diversità è ricchezza soltanto se non viene costantemente nascosta come la polvere sotto il tappeto.
4. <MIRA D'ORO (MIRADORS)>
Affitto non pagato cerca mecenate!
Vetrine esplose
Rondini in delirio
Cantieri sospesi
Dolomiti urbanizzate
Grida all’eresia, proteggi le tue case
E alza muri per i deboli e i proletari
Promotori sanguinari
Vampiri in costume 3 pezzi,
Star smith e papillon
Vietato dormire su questa panchina
Ingombriamo i locali
Più di quanto li viviamo
I muri sono così pesanti
Che è con i nostri corpi
Che teniamo le nostre torri
Non mancate questo! ce n’è per tutte le tasche!
Cara dimora terrena
Non ci resterà molto
Questione di millennio
Di minuti!
Venite a visitare le vestigia di una casa
scomparsa sotto il retro di un concept store!
Abbiamo dovuto andare via.
Abbiamo dovuto.
Punto finale.
> pubbliCITTÀ FLESH [novembre 2021-gennaio 2022]
<pubbliCITTÀ> è un percorso di arte contemporanea che attraversa strade e piazze e interni bolognesi; è il risultato di un processo, cominciato da Serendippo nel 2008, per tentare di stabilire un rapporto reciproco e capillare tra arte e città, tra città e cittadini, tra spazi pubblici e privati.
Alla sua quarta edizione, tema dell’esposizione è FLESH, ‘carne viva’.
Siamo talmente affastellati dalle immagini che, se non si scava oltre gli strati superficiali dei corpi e delle città e non si arriva alla carne viva, è difficile provocare un’emozione, un minimo di stupore e anche di disgusto o meraviglia.
FLESH è una macelleria di individualità artistiche che vivono a Bologna e che vivono Bologna. Dalle viscere della città, via IV Novembre, via Rizzoli, via indipendenza, via Marconi e su tutta la linea del 28 si affacciano ai passanti e ai cittadini le immagini e i messaggi degli artisti che, senza lo sguardo, l’emozione e le reazioni di chi li incontra, non avrebbero motivo di esistere.
pubbliCITTÀ sono tanti messaggi lasciati per strada, messaggi di lotta e di resistenza per la libertà, per il bene e per il pop. Le mostre sono 4:
1>Maria Paola Landini – attraverso – pensiline Tper linea 28
2>Raffaele Marra – 44 – pensiline Tper via Indipendenza
3>Sonia Romani – carne fresca – spazi Tper via IV Novembre-via Rizzoli-via Marconi
4>Vantees – essere transito – pensiline Tper piazza delle Medaglie d’Oro
> pubbliCITTÀ_lost&found [gennaio 2020-settembre 2021]
<pubbliCITTÀ_lost&found> è un percorso che attraversa strade, piazze e interni bolognesi, pubblici e privati. È il risultato di un lavoro iniziato dall’associazione Serendippo nel 2008 che tenta di stabilire un rapporto capillare tra arte contemporanea e luogo/città, tra luogo/ città e cittadini, tra spazi pubblici e privati, tra esterno e interno.
Il tema di <pubbliCITTÀ> 2020 sono i fatti accaduti nel 1980 in Italia e il loro ruolo nella costruzione di una memoria storica collettiva: per questo Serendippo ha lanciato lo scorso 4 novembre una call for artists rivolta ad artisti di età compresa tra i 18 e i 40 anni. Sono state dunque selezionate 6 esposizioni (realizzate sulle pensiline Tper e 2 performances).
Esposizioni: Letizia Calori (Calori & Maillard) - Clash city rockers - installazione; Beatrice Caruso - Est/Ovest (2 Agosto 1980) - installazione; Silvia Cicconi - Memorie Di menti care - fotografia; dresscodeguru lab - Uno squarcio su Bologna - collage fotografico; Hazkj - fRammenti - illustrazione; Ambidestrismo Amorale - 2 agosto … - fotomontaggio.
Performances: Francesca Arri - Cura; Martino Napoli - In queste nostre stanze.
Il percorso <pubbliCITTÀ_lost&found 1980-2020> ha attraversato tutto il 2020 e il 2021 articolandosi in diverse iniziative che hanno ricordato – sottraendolo all'oblio – il 1980 ed in particolare la strage del 2 agosto. L'associazione Serendippo è stata infatti incaricata dall'Associazione familiari vittime della strage del 2 Agosto 1980 di realizzare in ognuna delle 9 province dell'Emilia Romagna un murale che avesse come tema la memoria storica della strage. L'ultimo murale è stato realizzato il 21 novembre 2021 a Sarmato (PC).
Murales: Collettivo FX = BOLOGNA+SARMATO (PC); Alessandro Canu = PARMA; Psikoplanet = REGGIO EMILIA; Guerrilla Spam = RIMINI; Zamoc = MODENA; DissensoCognitivo = RAVENNA; Loris Dogana = FORLÌ-CESENA; Alessio Bolognesi = FERRARA.
> pubbliCITTÀ [1-10 febbraio 2019]
<pubbliCITTÀ> è un percorso che attraversa strade piazze ed interni bolognesi pubblici e privati. E’ il risultato di un processo cominciato da Serendippo nel 2008 che tenta di stabilire un rapporto capillare tra arte contemporanea e città, tra città e cittadini, tra spazi pubblici e privati, tra esterno ed interno.
Tema di <pubbliCITTÀ> è la trasformazione intesa come azione di recupero dell’identità istintiva dei luoghi, dei palazzi e dei cittadini, entità corporee collettive materiche e astratte che trasformano casualmente la città.
Trasformazione, travestimento, trasfigurazione saranno esplorati dagli artisti Barbara Catterina, Mario Crivellari, Maria Paola Landini, Michele Liparesi, Sonia Romani, Alessandro Ruggeri e Laura Zizzi attraverso un percorso di grafica, fotografia e scultura diffuse tra gli spazi pubblici e privati compresi tra piazza u. aldrovandi, piazza g. verdi, piazza dell’VIII agosto e piazza costituzione.
> pubbliCITTÀ [1-10 febbraio 2018]
<pubbliCITTÀ> un percorso che attraversa strade, piazze e interni bolognesi a cura di Serendippo in collaborazione con il Quartiere S. Stefano, il Quartiere Navile, Tper, Apcoa e l’Accademia di Belle Arti.
<pubbliCITTÀ> è il risultato di un processo cominciato da Serendippo nel 2008 che ci ha permesso di stabilire un rapporto capillare tra arte contemporanea e città, tra città e cittadini, tra spazi pubblici e privati, tra esterno e interno. <pubbliCITTÀ> racconta il nostro incontro con la dimensione urbana, con chi la vive, con chi prende attivamente parte alla vita politica, con chi transitandovi, ne trasforma continuamente l’identità.
Dopo Bodytracing, Embodied e R.U.S.Co (Recupero Urbano Spazi Comuni) nelle sue varie declinazioni, <pubbliCITTÀ> rappresenta una ulteriore riflessione sul rapporto complesso, imprescindibile, tra la città e la sua identità: due entità corporee, collettive, materiche e astratte. L’opera di Serendippo si manifesta in interventi attivi sulla città utilizzando idee per proiettare nello spazio esigenze, volontà e desideri di chi la vive. Serendippo usa l’arte come strumento di avvicinamento: arte che non solo valorizza lo spazio pubblico ma dialoga con esso, lo mette in discussione, stabilendo un rapporto tangibile con i suoi abitanti. Rapporto che, se non è possibile considerare del tutto pacifico, non si potrà in alcun modo definire sterile.
Ciò che ha permesso a Serendippo di raggiungere il proprio obiettivo è stata la capacità di creare relazioni con le persone e con gli spazi durature nel tempo. Per questo motivo, <pubbliCITTÀ> avrà come tema l’identità e la relazione.
Gli artisti sono stati selezionati tra coloro che hanno fatto la storia di Serendippo in questi 10 anni di attività. [https://pucibo.wixsite.com/pubblicitta/about-2018]